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Termoarredo: cos’è e perché è diverso dal termosifone

Termoarredo: cos’è e perché è diverso dal termosifone


Il termoarredo è un elemento indispensabile in un bagno moderno. Esso ricopre la funzione di riscaldamento, ma è anche un elemento d’arredo. Il più diffuso e conosciuto è il classico scaldasalviette, ma ne esistono anche modelli diversi. Scopriamo insieme cos’è e perché è diverso dal termosifone.

Cos’è il termoarredo

Il termoarredo ha la funzione di scaldare l’ambiente e a volte anche gli asciugamani (scaldasalviette). Esso sostituisce il termosifone, dal quale si differenzia.

È spesso la scelta migliore nei bagni domestici, prima di tutto per lo spazio. Spesso i bagni hanno spazi limitati e il termoarredo occupa molto meno spazio rispetto a un termosifone.

Inoltre, come dice il nome stesso, esso è un vero e proprio elemento d’arredo e di design. Il valore estetico spesso non è da sottovalutare.

Lo scaldasalviette

Il termoarredo è spesso conosciuto come scaldasalviette, anche se in realtà ci sono versioni diverse di esso. Sebbene la sua principale funzione sembra essere proprio quella di scaldare le salviette, o meglio gli asciugamani, o magari di asciugare quelli che abbiamo usato, esso può essere usato a tutti gli effetti come un calorifero.

Termoarredo
Scaldasalviette

Lo scaldasalviette diventa, quindi, a tutti gli effetti il sistema di riscaldamento del nostro bagno, senza bisogno di nessun’altra fonte di calore.

Esso è formato da due collettori tubolari paralleli e verticali e da un numero variabile di tubi orizzontali a distanze variabili gli uni dagli altri. L’effetto finale è quello di una scala a pioli.

Lo scaldasalviette può essere a parete o a bandiera.

Catalogazioni

Possiamo dividere i termoarredo in base ad alcuni parametri che li distinguono. Questi sono principalmente tre:

  • Installazione: una delle catalogazioni principali riguarda l’installazione. Questa può essere a parete, ovvero assicurato a una parete in muratura fissa, o a bandiera, ovvero attaccato a una cerniera che funge da perno e che ne consente una rotazione a 180°.
  • Design: come dicevamo, l’aspetto estetico non è da sottovalutare e spesso è proprio questo l’elemento che porta la scelta su un dispositivo, piuttosto che su un altro. Dal punto di vista estetico il più diffuso è proprio quello dello scaldasalviette che ricorda una scala a pioli.
  • Funzionamento: esso può essere elettrico o idraulico.

Termoarredo elettrico o idraulico

Un termoarredo può funzionare essenzialmente in due modi: elettrico o idraulico.

Termoarredo
Termoarredo verticale

Nel caso di un termoarredo idraulico avremo un dispositivo che funziona in modo analogo a un normale termosifone. Esso è connesso a un sistema di riscaldamento principale e funziona insieme a esso.

Nel caso, invece, di un dispositivo elettrico, esso funziona grazie a una resistenza elettrica, con una potenza dai 50 ai 300 Watt. Il funzionamento non dipende dal sistema di riscaldamento principale, ma può essere regolato a proprio piacimento, anche con l’aiuto di un timer o di un sistema di modulazione della temperatura.

Esistono, inoltre, anche modelli a funzionamento misto, i quali integrano sia il sistema elettrico che quello idraulico.

Tipologie di termoarredo

Esistono molte variazioni al termoarredo classico del quale abbiamo parlato. Una delle più interessanti e diffuse è la variate a onda.

Ci sono poi i modelli a specchio, i quali integrano una superficie riflettente nel loro design. La sua destinazione d’uso finale non è quella dello scaldasalviette, ma funge comunque da riscaldamento.

I termoarredo a colonna assomigliano molto agli scaldasalviette, ma invece di essere posti in verticale sono posti in orizzontale. Essi hanno i collettori posti in orizzontale e i tubolari in verticale. Non ci sono, quindi, gli appoggi per gli asciugamani, ma sono un’ottima soluzione salvaspazio per molti bagni.

C’è il modello a piastra, senza tubolari e quindi senza spazio per gli asciugamani. In questo caso il dispositivo non assolve altra funzione oltre a quella del riscaldamento.

Infine, ci sono i modelli a pavimento, i hanno un’estremità fissata al pavimento anziché alla parete, a seconda delle esigenze dell’ambiente.