fbpx
Guida alle viti esistenti

Guida alle viti esistenti


Montare un mobile o aggiustare un’anta allentata può sembrare un lavoretto fai da te molto semplice. Ma se vogliamo diventare degli esperti del fai da te dobbiamo sapere bene il materiale che andiamo a utilizzare. Ecco una piccola guida alle viti esistenti.

Le viti in base al loro utilizzo

La prima distinzione che dobbiamo fare è quella in base al loro utilizzo. Si tratta della distinzione più importante, perché a seconda del lavoro che dobbiamo fare sappiamo già su quale tipologia di vite orientarci.

Guida alle viti esistenti
Guida alle viti esistenti
  • Viti per legno e agglomerati: l’estremità è appuntita e con filettatura, in modo da non rovinare il legno al momento del suo inserimento.
  • Per cartongesso: si distinguono anche per il colore (sono completamente nere) e sono studiate per attraversare facilmente il materiale.
  • Viti per metallo: ne esistono di tutte le forme, dimensioni e teste. La differenza principale è nel materiale con il quale sono realizzate, che le rende più resistenti.
  • Per lamiera: hanno una punta pensata appositamente per questo materiale.
  • Viti per infissi: vengono applicate direttamente sull’alluminio o sul PVC.
  • Per cemento: possono essere di varie forme e dimensioni. Solitamente vengono utilizzate per fissare tubi o portacavi.
  • Viti autoperforanti per metalli sottili.
  • Autoperforanti per legno, ferro e lamiera.

Gli elementi che compongono una vite

La vita si compone dei seguenti elementi: testa, gambo e punta. Ogni elemento ha delle caratteristiche che le rendono diverse l’una dall’altra.

Viti
Viti

Per la testa:

  • Forma della testa.
  • Tipo di impronta.
  • Diametro della testa.

Per il gambo:

  • Lunghezza del gambo.
  • Finitura e filettatura.

Abbiamo anche diverse tipologie di punte.

Forma della testa

La testa può avere diverse forme. Esse sono:

  • Piatta: può essere fissata con un cacciavite e l’innesto può essere delle forme più varie.
  • Svasata: è adatta ai materiali più morbidi e la testa entra all’interno del materiale una volta avvitata.
  • Cilindrica: resta in superficie ed è utilizzata per legno e metallo.
  • Bombata: resta in superficie. Solitamente presenta un innesto a croce.

Guida alle viti: impronta

Sulla testa della vita troviamo la sua impronta. A seconda della tipologia di impronta potremo imprimere più o meno forza durante il fissaggio. Le impronte possono essere:

  • Impronta a taglio: si avvita manualmente e viene spesso utilizzata per il materiale elettrico.
  • Impronta a croce Phillips: si avvita sia manualmente che elettricamente. Viene utilizzata soprattutto per il metallo.
  • Impronta a croce Pozidriv: viene utilizzata principalmente nelle viti per il legno e gli agglomerati di legno.
  • Impronta a stella Torx: viene utilizzata quando abbiamo bisogno di imprimere maggiore forza nel fissaggio.
  • Impronta a esagono: viene utilizzata per fissare diverse parti di mobili tra di loro.
  • Impronta asimettrica: viene utilizzata per un tipo di fissaggio definitivo. Essa, infatti, non può essere rimossa.

Lunghezza, diametro e filettatura

La lunghezza e il diametro possono variare molto. Maggiore essi sono maggiore è anche la forza di ancoraggio delle viti.

Viti
Filettatura

Per quanto riguarda la filettatura solitamente ci sono solamente due differenze principali:

  • Filettatura totale: parte dall’estremità e arriva fino alla punta.
  • Filettatura parziale: parte a una certa distanza dalla testa e arriva fino alla punta.

Guida alle viti: materiali

Infine, possiamo distinguere le viti a seconda del materiale utilizzato per realizzarle:

  • Acciaio al carbonio: è molto più resistente del ferro e dell’acciaio inox ed è largamente utilizzato per le sue proprietà.
  • Acciaio inossidabile: è molto resistente alla corrosione e all’azione degli agenti atmosferici.
  • Ottone: non è molto resistente ma ha un effetto estetico simile all’oro. Per questo viene utilizzato per oggetti di interno e di falegnameria.
  • Leghe metalliche: vengono utilizzate un’ampia gamma di leghe esistenti. A seconda della lega utilizzate le viti sono più o meno resistenti.